domenica 4 maggio 2008

La Tasmania esiste davvero?!


Ma quanto sono ignorante!!Mi vergogno!Ma lo racconto lo stesso. Oggi per la prima volta ho scoperto che la Tasmania ( che oltretutto confondevo con la Tanzania, sono addirittura in due cointinenti differenti ) esiste per davvero!Non è un'invenzione dei cartoni animati!Il diavolo della Tasmania esiste per davvero!!Questa scoperta oltre ad un terribile imbarazzo, mi fa sempre più capire quante cose noi non sappiamo e neanche immaginiamo.La fonte di questa mia scoperta è un articolo comparso su una rivista dove si parla della deforestazione selvaggia che si sta attuando proprio in Tasmania terra degli alberi più anziani del mondo e di foreste che fungono da riparo a specie animale oramai rarissime tra le quali proprio quella del diavolo della Tasmania.In Tasmania la compagnia di legnami Gunns Limited distrugge selvaggiamente la foresta oppure compra direttamente gli alberi a 8 euro a tonnellata li riduce a trucioli e li rivende all'industria della carta giapponese a prezzo quadruplicato. I giapponesi fanno al carta con gli alberi più vecchi del mondo!!Ma c'è ovviamente chi combatte contro questo scempio ed un nome è quello di Allana Beltran , nota artista in patria, la quale andò a visitare la foresta della Weld Valley, e si accorse di quello che stava succedendo e decise così di unirsi ad un gruppo di attivisti che per protesta passarono anche dei mesi a 60 metri di altezza su una piattaforma appesa ad un gigantesco eucalipto.Interessante è la protesta che ha inscenato Allana che mascherata da angelo e sospesa tra gli alberi cercò di fermare l'abbattimento della foresta del Weld.Eppure non ci troviamo nella sterminata america del sud, flagellata da una situazione politica sempre incerta, da conflitti interni e dalla povertà. Qui ci troviamo nella civile Australia dove a onor del vero c'è anche qualcuno al governo ( si può mandare una mail ed avere maggiori informazioni) che si sta interessando di quello che avviene ad uno dei polmoni del nostro pianeta anche se qualcosa sta cambiando è una realtà così lontana che mi trovo senza informazioni per poterla commentare.L'articolo da cui ho preso le informazioni è stato pubblicato nel numero 6 del settimanale ( che può sembrare frivolo ma non lo è ) Vanity Fair del mese di febbraio l'autore si chiama David Leser. Anche Greenpeace australia se ne è occupato e non solo.

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