Visualizzazione post con etichetta opinioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta opinioni. Mostra tutti i post

sabato 13 novembre 2010

Sapete che cosa è irritante???




Volevo solo scrivere due righe per dare testimonianza di come sia complicato avere permessi per noi comuni mortali per avere la tutela di un minore. Un esempio molto pratico : educatrice di comunità alloggio per minori, una domenica mattina si sveglia in comunità e trova una ragazza molto sofferente a causa di un forte mal di pancia, chiama la guarda medica e conseguente ricovero in ospedale esito appendicite da operare abbastanza urgentemente. I genitori della minore non hanno più la patria potestà e la ragazza ha un tutore legale fittizio di cui a mala pena si sa il nome...l'ospedale chiede l'autorizzazione del tutore legale (ovviamente irrintracciabile) ed allora non rimane che chiamare il tribunale dei minori (contattando i carabinieri) e chiedere del giudice reperibile....tutto però deve passare dalle forze dell'ordine che devono provvedere agli accertamenti in modo che il giudice possa dare il consenso...tempo per effettuare la procedura 8 ore. Educatrice di comunità riconosciuta come responsabile ed "affidataria" di una minore ha dovuto aspettare 8 ore subire accertamenti per riuscire ad avere l'aturizzazione a procedere.


Insomma per chi con i minori ci lavora leggere e sentire certe cose (oltre a tutta la questione politica) è davvero frustrante perché tu sai realmente come vanno queste cose, sai che quella ragazza non ha 17, ma sicuramente qualcuno in più e le conviene mentire dicendo di essere minorenne, perché tu lo sai che le comunità non sono tutte piene, soprattutto i posti di pronto intervento, perché da professionista ti basta un'occhiata per capire se si è ragazzi di comunità (che mi rendo conto non suoni molto bene)...


Io mi chiedo ma perché ci credono così stupidi ed ignoranti da raccontarci tutte queste bugie così sfacciatamente???!!!!!

Tutto questo è terribilmente irritante!


lunedì 27 aprile 2009

Chi ci salverà dal presidente?!

In questi ultimi anni ho avuto la fortuna di potermi permettere qualche breve viaggio in diverse capitali europee, e nonostante le barriere linguistiche, scelgo di portarmi a casa come souvenir almeno due copie dei giornali free che ormai invadono le città.
Qualche giorno fa mi trovavo a Londra fuori dalla metropolitana distribuivano il Londonpaper, giornale free molto gossipparo piuttosto che informativo e nelle sezione "thelondonnews"trovo un fantastico articolo dedicato al nostro presidente del consiglio che ci rappresenta in tutto il mondo...

La stampa britannica sarà anche particolarmente irriverente, ma il caro Silvio da sempre nuovi spunti!!!!
Riporto il brano in inglese (anche perché non sono in grado di tradurlo) ma se sono riuscita a
capire il senso io credo che sia abbastanza immediato per tutti!

BERLUSCONI GROOMS NEW GENERETION OF FEMALE MEPS

Silvio's babes party on

Rodri Phillips

Italia Prime Minister Silvio Berlusconi has chosen a BigBrother star and former Miss Italy contestant to represent his party in the upcoming European elections.Neither reality TV star Angela Sozio, 36, nor beauty queen Barbara Matera, 27, has any political experience.But along with other comely candidates, they have been given a crash course in politics ahead of june's European Parliament election.The prospective MEPs werebriefed on European history and current affairs by the PM and hai PDl party cabinet.Berlusconi's stable of wanabeMEPs also includes actress Camilla Ferranti, who has starredin a soap opera set in a cosmetic surgery clinic.
The PM,72, said:"I want young faces, new face to renew the image of Italy in Europe".




mercoledì 25 marzo 2009

BERLUSCOCRAZIA

Berluscocrazia

di Carlo Cornaglia

Nell’Italia infatuata
la democrazia è malata,
versa in gravi condizioni:
soffre il mal di Berlusconi,

malattia senza speranza.
Sta rinchiusa in una stanza,
encefalogramma piatto,
con dei medici d’accatto

che fan finta di curarla,
ma non vogliono salvarla.
Quindici anni fa iniziò
questo mal che peggiorò

lentamente d’anno in anno.
Partì piccolo malanno ma,
all’inizio trascurato,
s’è col tempo trasformato

in mortale malattia.
Han sbagliato terapia
molti medici incapaci
con rimedi inefficaci,

con placebo e palliativi
senza effetti curativi,
fra riprese molto brevi
con effimeri sollievi

e pesanti ricadute
e pian piano la salute
non c’è più, è andata via.
Muore la democrazia

Senza solidarietà,
senza scuola che, in realtà,
si è soltanto trasformata:
era pubblica, è privata…

ma col voto di condotta.
La Giustizia malridotta
grazie ad Angelino Alfano
che per conto del caimano

la va destabilizzando.
Senza quel poter nefando
ch’è in democrazia la stampa
al qual del caiman

la zampa vuole mettere il bavaglo.
Con l’ambiente a repentaglio
fra cascate di cemento
e condoni in movimento.

Con le ronde per le strade,
le brutal verdi masnade
alla caccia d’immigrati.
Con i tanti licenziati

oramai senza palanche.
Coi prefetti nelle banche,
con l’angoscia per Brunetta,
di peggior cosa ci aspetta?

Zittir Camera e Senato.
Gravemente è già malato
l’italiano Parlamento
nel qual siedono al momentoi fedeli,

non gli eletti,
un migliaio di schiavetti
scelti certo non da noi,
un costoso parco buoi

cui difetta sì il coraggio
ma non un sano foraggio.
Verdi, azzurri, rossi, neri
han votato fino a ieri?

Da domani andranno al mare,
la fatica di votare toccherà solo ai mandriani
e in un prossimo domania
altre semplificazioni,

voterà sol Berlusconi.
Gli italiani che faranno?
Come sempre: applaudiranno.
Grave assai è la malattia

quando la democrazia
lascia spazio a un dittatore:
è la libertà che muore.

(14 marzo 2009)

Tratto da Micromega

martedì 24 marzo 2009

VALORE

Forse sarà per il lavoro che faccio, ma sempre più spesso mi ritrovo a chiedermi quali sono i valori che ci accomunano e se ci sono.
Quando sei adolescente sei un estremista o aderisci totalmente ai grandi ideali oppure sei totalmente noncurante vivi e fai quello che ti piace senza porti troppe domande, ma poi si cresce gli ideali a volte si affievoliscono e la noncuranza continua...
A volte però si pensa.Si cercano risposte concrete anche nell'astrattezza dei "valori".
Amo le cose che sono immediate alla comprensione della gente, e questa poesia lo è.
Da senza fede, quale sono, l'ipotesi di un creatore non mi tocca.

Valore, di Erri De Luca



Considero valore ogni forma di vita, la neve, la
fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale,
l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi
non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora
poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo,
accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza
ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

giovedì 4 dicembre 2008

TORINO: APPELLO NO TAV!




http://www.notav.eu/

http://www.notavtorino.org/

http://www.notav-valsangone.eu/

http://www.ambientevalsusa.it/-



Appello per il grande CORTEO NO TAV di Sabato 6 DICEMBRE a SUSA

"Lo stato garantirà la possibilità di riprendere i lavori dei trafori alpini per il corridoio 5 attraverso proprio l' uso della FORZA".
(Silvio BERLUSCONI)

"La TAV si fara! PUNTO E BASTA".
(Romano PRODI)

A questa dichiarazioni (distanti fra di loro un paio d'anni) e che vogliamo sperare non rappresentino che una minima parte dei Senatori e dei Deputati italiani, il movimento NO TAV risponde:
- con l'uso della PARTECIPAZIONE che sarà per l' ennesima volta numericamente straordinaria;
- con l'uso della CONOSCENZA grazie a una mole immensa di materiale letterario prodotto e a oltre 15 anni di studi e lezioni collettive;
- con l'uso della TRASVERSALITA' politica, particolarmente fastidiosa per i vari governi in carica;
- con l'uso delle GAMBE , svelte nel marciare, pedalare, scalare, > camminare e macinare km. in ogni dove;
- con l'uso della SPIRITUALITA' con la forza della preghiera, del digiuno e della coscienza;
- con l'uso della SOLIDARIETA' in difesa oltre che del proprio > giardino, soprattutto di quello del proprio vicino;
- con l'uso dell'AUTOIRONIA, della goffaggine e dell'assoluta mancanza di leaders e piani strategici;
- con l'uso della TEMPRA fisica per resistere sotto il sole a picco e attorno ai falò nelle gelide notti d'inverno. Facendo lunghi viaggi in mezza Europa per far sentire la nostra voce;
- con l'uso del SACRIFICIO altrui, di chi in tutta Italia e ben prima di noi ha subito i cantieri del TAV
- Con l'uso della VENA ARTISTICA che ha portato al movimento: pittori, scultori, poeti e musicanti. Compositori, cuochi, sarte e cantanti;
- con l'uso dell'EVIDENZA che è sotto gli occhi di tutti gli italiani con il continuo spreco di denaro pubblico per opere faraoniche sovradimensionate e mai portate a termine, puntualmente sottratto a sanità, scuola, pensioni e manutenzione delle ferrovie esistenti, aggravando sempre di più il divario fra classi sociali;
- con l'uso del RISPETTO verso la terra , l'aria , l'acqua, la salute e non ultimo il denaro pubblico;
- con l'uso della DENUNCIA nei confronti del grave rischio di infiltrazioni mafiose negli affari legati alle grandi opere;
- con l'uso della NON VIOLENZA (che non significa rassegnazione) verso chi dovesse alzare ancora una volta il manganello su ordine altrui senza nemmeno sapere il perché e per poco più di 1.000 euro al mese;
E' evidente che il popolo NO TAV ha molte più "armi" da usare.

La battaglia continua e vinceranno i migliori. PUNTO E BASTA.

Susa, 25 novembre 2008

Il Movimento NO TAV

IL MOVIMENTO NO TAV NON SI FERMA!!!



Di nuovo in strada per non F.A.R.E. il TAV

CORTEO NO TAV - SUSA 6 DICEMBRE 2008



Da mesi ormai le dichiarazioni di ministri e politici a favore della nuova linea Torino-Lione sono all'ordine del giorno: da chi minaccia di invadere la Valle con l'esercito, a chi vuole inviarci a breve le ruspe "dialogando".

Il prossimo 6 dicembre manifesteremo a Susa per ribadire la nostra contrarietà a qualunque ipotesi di nuova infrastruttura ferroviaria nei nostri territori e allo sperpero del denaro pubblico (il nostro denaro) in qualunque opera inutile .

Manifesteremo contro la mafia dei grandi appalti e delle opere pubbliche.

Continueremo ad opporci a tutti i progetti devastanti per l'ambiente e la salute che sottraggono risorse preziose alla collettività a favore dei soliti noti. I recenti eclatanti tagli alla scuola pubblica sono solo il primo passo: per sostenere i costi elevatissimi di queste opere saranno necessari tagli altrettanto drastici alla sanità, alle pensioni, ad ogni servizio di pubblica utilità.

La Valle di Susa non è un corridoio di transito e non vogliamo che lo diventi in un futuro!

Non riteniamo ineluttabile l'aumento del traffico merci nei prossimi anni e, di conseguenza, non riteniamo giustificata l'ipotesi di costruzione di una nuova infrastruttura ferroviaria in un futuro molto prossimo (come proposto nel F.A.R.E).

Pretendiamo, invece, il congelamento del traffico merci totale (ferroviario+autostradale) agli attuali venti milioni di tonnellate annui e ci opporremo alla realizzazione del raddoppio del tunnel autostradale del Frejus, anche se proposto in modo truffaldino come progetto di "galleria di sicurezza".

Manifestiamo perché deve essere chiaro a tutti, a partire dagli Enti Locali fino alla Comunità Europea, che dal 2005 non è cambiato nulla e che contrasteremo come allora con la pratica della non violenza ogni tentativo di sondaggio o inizio lavori.

A chi come Berlusconi pensa di poter aprire i cantieri con l'uso della forza, ricordiamo che quando ci hanno provato nel 2005 sono usciti sconfitti dalla nostra valle e tutti sappiano che qui troveranno sempre la stessa determinazione.

Vogliamo ricordarlo anche a chi come Prodi simula il dialogo per ingannare gli amministratori e dividerli dal movimento, con false promesse tese non a riqualificare il territorio ma a distruggerlo definitivamente: da qui non passerete, né ora né mai, perché il futuro è una cosa seria e non ci arrenderemo né a chi usa il bastone né a chi ci offre la carota.

A un certo punto di questa lotta coniammo lo slogan "Fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi!" e da lì ripartiamo, nella convinzione di riuscirci, nella certezza che tutti insieme possiamo farlo. Partecipare al Corteo NO TAV il 6 dicembre a Susa è un atto concreto per difendere il tuo futuro.

NON ASPETTARE LA PROSSIMA MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO PER SCENDERE IN STRADA !!


Movimento NO TAV Susa, 18 novembre 2008







domenica 30 novembre 2008

Intrappolati nei social network!

Come quasi ogni volta mi accade scopro le cose per caso.
Questa volta si tratta di un fenomeno che ritengo banale perché parlo di Facebook.
Anch'io su invito di una mia amica mi ci sono iscritta e devo dire che oramai almeno una volta al giorno mi ci collego. Fortunatamente non ne ho sviluppato una vera e propria dipendenza ma alla fine ci sono cascata! Chiacchiero con una mia amica in Mozambico, con dei miei cugini che altrimenti vedrei una volta all'anno, faccio i test stupidi, insomma, trovo un sacco di motivazioni per giustificare la mia partecipazione a questo "social network".
Ho però capito una cosa, per quanto mi riguarda: non sono particolarmente socievole né nella mia vita di tutti i giorni né all'interno di una comunità virtuale!
Sono in perfetto equilibrio anche se l'equilibrio è una condizione perfetta?

domenica 2 novembre 2008

E CON LA PROTESTA IL CAVALIERE SCOPRI' IL MONDO REALE

E con la protesta il Cavaliere scoprì il mondo reale

Di Pino Corrias

Nel mondo fatato di Berlusconi- dove la crisi che sta travolgendo il resto del mondo non influirà sull'economia reale, dove i bambini vanno a scuola con il grembiule e gli statali varcano felici i tornelli- hanno fatto irruzione gli studenti in carne e ossa, ed è stato subito panico.Abituato a considerare l'Italia come un palinsesto televisivo e il suo governo come una riunione del cda, Berlusconi ha letteralmente perso le staffe quando gli studenti ( i loro genitori, e le maestre, e i bambini, e i bidelli, e i professori universitari )sono usciti dalle aule ed hanno scoperto di esser in tanti. L'idea che esista una vita reale al di fuori dei sondaggi, dell'auditel e degli ordini di servizio diramati ai suoi ministri sembra non aver mai sfiorato il Cavaliere, e lo sconcerto si legge nelle sue parole. Il 22 ottobre annuncia:"Convocherò il ministro degli Interni, e darò istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine" Il linguaggio è vagamente militaresco ma anche desolatamente impotente. In quel "convocherò" c'è l'illusione, che rasenta l'incoscienza, di poter trattare la realtà come un paio di vertici operativi.
Il giorno dopo, infatti, Berlusconi smentisce ( e meno male un premier che dice le bugie è sempre meglio di un picchiatore ). Ma il terzo giorno, venerdì 24, torna sull'argomento e dipinge un movimento fatto di "facinorosi che hanno il supporto dei giornali". Non c'è niente da fare: Berlusconi non riesce a concepire l'esistenza della realtà. Gli studenti gli sembrano come quel Paolini che disturbava le dirette dei Tg agitando un preservativo. Ma non è detto che questa volta basti una pedata per riprendere le trasmissioni.

Tratto da Vanity Fair n. 44 del 4 novembre 2008

venerdì 31 ottobre 2008

IF

SE

"Se saprai assistere alla distruzione di ciò per cui hai dato la vita e, chino, ricominciare con i frantumi rimasti. Se saprai forzare il tuo cuore e i tuoi tendini affinché ti servano anche se sono già sfiniti, tuo sarà il mondo e quanto esso contiene. E quel che più conta tu sarai finalmente un uomo"

R.Kipling

Chi è in grado di fare tutto questo se non una donna?
Oggi ce l'ho con gli uomini domani chissà....

CHI SONO I VERI CRIMINALI

C'è dell'incredibile nel guardare i TG o leggere i giornali.Fino a poco tempo fa l'attenzione era rivolta ai crimini perpetuati da extracomunitari, ad oggi le notizie dalle quali siamo bombardati riguardano pestaggi ai danni di immigrati. Io non sono mentalmente così fina da capire se questa manipolazione delle informazioni abbia uno scopo, ma quello che è certo è che tira una bruttissima aria...sempre di più.Io sono dell'idea che i crimini ci siano sempre stati di qualsiasi genere, ma se si guarda al passato, anche relativamente recente, ci si accorge che gli anni del terrorismo detti "anni di piombo"erano veri anni di paura e quella non era criminalità nascosta da pura ideologia? E se pensiamo alla tristemnete famosa "banda della uno bianca" composta da esponenti delle forze dell'ordine, tutti rispettabili cittadini italiani questo non ci provoca paura? Che cosa ci fa più paura? Ma soprattutto come si fa a rimanere con uno sguardo oggettivo capendo che non ce nessuna emergenza criminalità, ma che si sta solo scatenando una caccia alle streghe che porterà alla rovina.

lunedì 27 ottobre 2008

FESTA DEL 4 NOVEMBRE??????!!!!!!!!!

Allora chi sa dirmi che festa è quella del 4 novembre?
Ve lo dico io, a chi ovviamnete già non lo sapesse: e la festa delle Forze Armate.
E quest'anno cosa vuole festeggiare in particolare il nostro governo?!
LA VITTORIA dell'Italia nella prima guerra mondiale il novantesimo anniversario.
Ma si sono ammattiti?! Le guerre non sono da combattere anzichè celebrare?!
Di che cosa dobbiamo andare orgogliosi?!

La Prima Guerra mondiale è stata in assoluto, facendo le dovute proporzioni, la guerra con più perdite umane, dove l'Italia non ha neanche saputo da che parte stare facendo il volta gabbana.
Oltre alle motivazioni storiche veramente io non riesco a capire come celebrare una guerra sia utile al paese, ricordare i morti e l'assurdità della guerra ha un senso ben specifico ed onorevole, ma celebrare la vittoria è semplicemnte da fascisti e violenti e così dicendo autorizzo ogni sorta di polemica e luogo comune!
Ma chi ci trascina sempre in guerra?

venerdì 17 ottobre 2008

A Torino i Farmacisti sono spie!!!

Ricevo e pubblico
Non garantisco per la veridicità della notizia, e come al solito vorrei che non fosse vero, ma vero lo sarà! Basta repressione!!!

Il 30 settembre la giunta comunale di Torino ha cambiato il regolamento sulle armi in dotazione dei vigili urbani decidendo di dotarli di spray
irritante, manette, mazzetta segnaletica e sfollagente di gomma. I vigili
che si occupano di nomadi e di parcheggiatori abusivi avranno in dotazione
anche il tonfa. Ai rom e ai posteggiatori bisogna suonarle di più.
La fame vien mangiando e i civich non si accontentano mai.
La fantasia va al potere e i vigili hanno studiato la loro ricetta contro
la microcriminalità: i farmacisti.
Da mercoledì 1° ottobre - in 15 farmacie "pioniere" - sono entrati in
azione i signori in camice bianco: ogni settimana, facendo tesoro delle
"confidenze" dei loro clienti, redigeranno un rapporto sulla loro zona.
Nel mirino ladri e spacciatori, tossici e rom, poveri e senza casa,
mendicanti e bulli. I vigili monitoreranno a turno le varie zone sulla
base delle segnalazioni raccolte dai farmacisti.
Nulla di nuovo sotto il sole: dove non arrivano pattuglie, alpini e le
3000 telecamere "pubbliche" arriva l'orecchio discreto e gentilmente
inquisitore della spia di quartiere: nel ventennio c'erano i capo
fabbricato, oggi è il turno del dottore di farmacia.
La barbarie avanza. Nel silenzio, nell'indifferenza, nel plauso dei più.
Inutile dire delle mille piccole liti di cortile che verranno sussurrate
con sussiego e malcelata compiacenza alle orecchie del Dottore, abituato
per mestiere ad ascoltare dei mali - veri e finti - dei propri clienti.
Inutile dire che il bravo Dottore saprà "filtrare" le informazioni sulla
base di altri pettegolezzi.
La miseria quotidiana dei nostri condomini finirà sul taccuino di un
occhiuto vigile urbano. E non sarà il peggio.
Il disprezzo malcelato per l'immigrato del piano di sotto, la diffidenza
verso la ragazzina che chiede l'elemosina, il figlio del vicino che lo
sanno tutti che è tossico e ladro, il cane di quell'altro che abbaia
troppo ma nessuno lo dice a voce alta... Tutti nel taccuino del farmacista
che si farà garante di tante "civili" vendette, megafono del razzismo
montante, cassa di risonanza della paura che si tinge dei colori
dell'odio.
Difficile prevedere se una spia amica dietro il bancone delle aspirine e
delle creme antirughe farà diminuire il consumo di ansiolitici tra i tanti
paranoici che ci stanno intorno.
Un altro pezzetto di libertà che se ne va. Senza nemmeno bisogno della
polizia, perché quello che ci vien chiesto è di divenire noi stessi,
discreti, anonimi e vigliacchi delatori delle miserie che abbiamo intorno,
di quelle che noi stessi viviamo ogni giorno. Il rancore che trova un
obiettivo e un solerte dottore che lo cura facendo elenchi sul suo
taccuino.

Dal prossimo gennaio - se l'esperimento sarà riuscito - verrà esteso a
tutte le 280 farmacie di Torino. Ma qualsiasi esperimento può fallire.
Andiamo nelle farmacie dei pionieri della delazione e diciamo che chi fa
la spia non ci piace, che andremo da un'altra parte con le nostre ricette.
Per segnalare il proprio dissenso può bastare una telefonata di protesta.
Se saremo tanti forse qualcuno di questi spioni volontari cambierà idea,
forse altri saranno indotti a riflettere e si rifiuteranno. Forse questa
città non è ancora strangolata dalla paura. Forse. Dipende da noi tutti.


Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46
La sede è aperta ogni giovedì dalle 21
Info e contatti:
fai_to@inrete.it
338 6594361

domenica 28 settembre 2008

Cosa fa girare il mondo?


Che tristezza come mai solo un articolo con un titolo accattivante con riferimenti sessuali ha attirato più di 1000 visite su questo blog?E quante delle persone che "incuriosite"si sono poi soffermate sull'articolo?(che in realtà non dice nulla di particolarmente interessante devo ammetterlo)


Come mai si ha bisogno di un titolo equivoco per attirare tanti visitatori, che poi non sono mai più tornati a leggere il mio blog? Perché evidentemente il blog non è dei più accattivanti, o forse perché non ha risposto alle "esigenze" di chi, attirato dal titolo, è venuto a vedere il blog.


Vabbè non cadrò più in tentazione (almeno per quanto riguarda i titoli).


E come quando ci si ferma a guardare un' incidente per strada è terribile ma ti viene quasi d'istinto, poi fortunatamente ci si può autocontrollare e capire che obbiettivamente non è un bello spettacolo e soprattutto è poco rispettoso. Oppure quando c'è un programma terribile tipo "Buona domenica" talmente brutto che alla fine lo guardi almeno per quel mezzo minuto...


Forse le motivazioni non sono le stesse perchè capisco che il richiamo sessuale non sia lo stesso dell'incidente, anzi a ben pensarci non lo è per niente...


Il sesso fa girare il mondo?

venerdì 12 settembre 2008

A cosa serve la bocca della Carfagna?




Certo che il titolo di questo post non mi contraddistingue per raffinatezza però questa donna proprio è priva di neuroni e forse anche di cuore...Insomma io e la Carfagna proprio non ci prendiamo (e non che io abbia l'onore di conoscerla!)

Mi domando veramente se ci fa o se ci è?!Mi dico che un minimo di sensatezza dovrà pur averlo anche questa donna, in fondo è una donna!Una donna che è arrivata ad avere un potere, che finalmente può realmente fare qualcosa...ed invece: IL NULLA!!!!Il nulla più totale, continua imperterrita a svalutare la donna, a non essere dalla parte delle donne, a non tutelare i più deboli.E' o no una vergogna!?

Vi segnalo anche la posizione presa dal Gruppo Abele che da anni si batte contro lo sfruttamento della prostituzione. Espone in modo molto chiaro e diretto perchè questo decreto non ha senso.

Il Comitato per i diritti civili delle prostitute contro il ddl del governo


ROMA

Un’operazione di maquillage: questo è per Pia Covre, portavoce del Comitato per i diritti civili delle prostitute, il disegno di legge approvato oggi in Consiglio dei ministri.«Siamo contrari e riteniamo grave che non abbiano consultato le associazioni che lavorano sul territorio. È solo un’operazione di maquillage dal momento che i problemi veri non vengono affrontati nè risolti. Ad esempio - spiega - non vengono fatte norme che diano protezione sociale. Sulle strade ci sono anche tante persone che si prostituiscono solo per sopravvivere, madri sole,ad esempio, o transessuali che in quanto tali, non riescono a trovare un altro lavoro. Occorrerebbe in questo caso una norma contro la discriminazione».«Non serve poi - ha aggiunto Covre - arrestare le vittime. Occorre invece arrestare i trafficanti e gli sfruttatori. E per farlo occorrono quelle intercettazioni che il Governo vuole togliere. Segno di una sorta di schizofrenia del Governo».«Noi - ha voluto puntualizzare la portavoce dell’associazione - non siamo d’accordo sulle strade degradate, e abbiamo fatto proposte per risolvere la questione. Ad esempio a Mestre, dove si è attuato una sorta di ’contenimentò con zone a basso impatto di disturbo, dove ci sono più unità di strada», la situazione è migliorata, e in quella città molte prostitute sono riuscite a denunciare la loro situazione.Quanto poi al plauso dell’associazione Papa Giovanni XXIII, Covre si dice stupita del giudizio positivo: «Non capisco cosa ci sia di buono. Questa norma non abolisce la prostituzione. Se poi la Comunità di Don Benzi vuole proibire la prostituzione deve sapere che il mercato del sesso esiste, c’è una domanda e un’offerta. Non si può farne una questione morale. Va rispettata la libertà di ognuno».Carla Corso, leader storica delle prostitute attacca la Carfagna: «Orrore per chi vende il proprio corpo? Una bella donna come Mara Carfagna ha esibito il proprio corpo, basta guardare i calendari che ha fatto. Per questo non capisco il senso delle sue dichiarazioni. E neanche di Forza Italia che credevo un partito laico. E poi, certo, chi lo vende sulle strade lo vende per poco, non tutti possono venderlo bene.

BASTA DIRE NO

Piazza del dissenso
12 settembre 2008 - Basta dire no


di Furio Colombo



Negli anni ’80 la signora Reagan, allora apprezzata First Lady degli Stati Uniti, ha introdotto nel lessico politico americano l’espressione, diventata subito popolarissima: “BASTA DIRE NO”.



Questa semplice e chiara sequenza di tre parole potrebbe essere slogan e bandiera di una salda opposizione. Niente più del “NO” appartiene (per parodiare D’Alema) a una “cultura di governo” perché ogni buon governo si fonda su molti inflessibili “NO” altrimenti governare sarebbe una scompagnata.



Chi ci governa, del resto, ci sta dando quotidianamente l’esempio.



Avremmo voluto salvare la scuola pubblica dalla distruzione evitando un umiliante viaggio all’indietro fra grembiulini e licenziamenti. E ci hanno detto subito NO.



Avremmo volto guardare dentro la scatola della manovra finanziaria triennale approvata in nove minuti, e l’hanno votata subito con la fiducia.



Avremmo voluto partecipare, educatamente, marginalmente, al grosso e complicato affare del federalismo fiscale, ma loro vanno di fretta, Bossi deve presentare tutto al Dio Po entro domenica 14 settembre, altrimenti i suoi fanno la secessione.



Avremmo voluto celebrare l’8 settembre il primo eroico atto di resistenza italiana contro i tedeschi occupanti. Il Capo dello Stato lo ha fatto da solo. Ma il sindaco di Roma e il Ministro della Difesa dell’Italia post fascista hanno detto NO. Uno ha celebrato il Partito Nazionale Fascista. L’altro la Repubblica di Salò.



Possibile che non si sappia, non si voglia raccogliere la lezione?



“BASTA DIRE NO” a qualunque loro progetto sulla giustizia. Perché non c’entrano gli italiani e gli interessi del Paese, ma è solo l’esito di una lunga guerra di un potente imputato e dei suoi avvocati contro i giudici. La loro riforma è comunque un atto di maxi-ricusazione dei giudici a cui non si partecipa.



“BASTA DIRE NO” alla loro legge sulle intercettazioni, cervellotica (solo tre mesi per intercettare la Mafia), ambigua (forse sarà esonerato il reato di corruzione, il più amato dagli italiani), e liberticida (pene durissime a chi informa i cittadini di reati a danno dei cittadini). Vero, ricalca in parte una bozza di legge del centro-sinistra. Opera di Mastella. Volete dire che Mastella, anche da Ceppaloni, resta l’anima (il “chip”, si direbbe nell’informatica) del nuovo Pd?



“BASTA DIRE NO” alle bugie di Frattini che ci nasconde cose accadute (e gravi, come i colloqui Putin e Gheddafi) e ci racconta cose inventate. (Non c’è traccia nella stampa del mondo della “mediazione” Berlusconi-Putin che avrebbe posto fine alla guerra).



“BASTA DIRE NO” alle Commissioni “Attali” di Alemanno che, persino se il sindaco non fosse fascista, servono solo alla gloria di Alemanno.



“BASTA DIRE NO” al fascismo esemplare del Ministro La Russa che, in un giorno sacro alla Resistenza e mentre il Vice Presidente degli Stati Uniti è ospite dell’Italia, esalta i brigatisti di Salò “Per avere combattuto contro gli anglo- americani” dunque contro i liberatori dell’Italia occupata e distrutta da nazisti e fascisti. Dunque difensori di Auschwitz.



“BASTA DIRE NO” con assiduità, continuità, persuasione, orgoglio.Gli elettori se ne accorgeranno



Tratto da Micromega del 12 settembre 2008

domenica 29 giugno 2008

Rage against the machine


A diciott'anni scoprii che la musica per me doveva essere musica forte, arrabbiata e così scoprii i Rage Against the Machine.

Il gruppo però non resiste al tempo o perlomemo resiste ma non ha gli splendori della mia giovinezza. A quanto pare però, non solo per me sono stati tappa musicale fondamentale, e li ritrovo sia fisicamente sui manifesti che tappezzano Berlino (si sono riformati nel 2007) e sono stati a modena il 14 di giugno, sia musicalmente in un gruppo chiamato LNRipley ( Ellen Ripley l'eroina di Alien).

Il gruppo fa una apprezzabile cover di "Killing in the name off"e dal vivo sono molto belli, senza contare che sono torinesi, e per una torinese d'adozione come me, motivo di orgoglio (ebbene si ogni tanto sono sfacciatamente campanilista!)
Sono belli entrambi anche se io voglio più bene agli originali musicalmente e sentimentalmente parlando.

venerdì 20 giugno 2008

Un brutt'applauso

Ebbene si sono una fan di Gramellini!Trovo che i suoi articoli rappresentino, almeno spero, il pensiero di molti, o comunque sono sempre fonte di riflessione.


Dei tre minuti di silenzio osservati dai cinesi per le vittime del terremoto colpiva soprattutto una cosa: il silenzio. Nelle immagini televisive nulla sembrava poter distogliere dal loro rigore quei corpi immobili e quelle labbra serrate. Un miliardo e trecentomila persone capaci di tenere la bocca chiusa e le mani ferme per tre minuti (il totale fa 7415 anni di silenzio: praticamente un´era glaciale). Il confronto con i funerali della ragazza di Niscemi assassinata dai coetanei non avrebbe potuto essere più deprimente. Applausi scroscianti alla bara, persino durante l´esecuzione del «Silenzio» da parte di un trombettiere.
L´applauso in chiesa o durante le commemorazioni negli stadi è un segnale drammatico di decadenza, tanto più perché pochi sembrano darvi peso. E´ figlio della maleducazione televisiva ed esprime l´ansia di riempire un vuoto. Nelle civiltà in declino ha perso il significato originario di approvazione ed è diventato il modo di comunicare agli altri la propria esistenza. Si applaudono i morti per sentirsi vivi, senza esserlo davvero: solo dei morti viventi, infatti, possono avere tanta paura del silenzio, che li costringe a sintonizzarsi con la parte più profonda di se stessi. Ma il ribaltamento degli impulsi naturali ha trasformato il silenzio in un segnale di freddezza e l´applauso in una forma di partecipazione. I cinesi cominceranno a perdere colpi il giorno in cui scopriranno che muovere le mani e la bocca è un ottimo sistema per mettere a tacere il cuore".

Massimo Gramellini, Un brutt'applauso La stampa 21 maggio 2008

domenica 8 giugno 2008

Governati da uomini medioevali!

Possibile essere governati da uomini con mentalità medioevale!?
Che cosa è l'interruzione di gravidanza?E' una scelta.
Se aderesci a religioni o ideologie che non la prevedono perchè non etica non la pratichi, e se invece sei meno profondo o forse più profondo la contempli come possibilità.
Tutto in Italia sembra essere una questione etica...E' vero!
Esistono donne che utilizzano l'aborto come mezzo contraccettivo ma sono fortunatamente delle mosche bianche che spesso non hanno strumenti a livello personale per intrattenere rapporti in modo responsabile e non si può fargliene una colpa, ma la legge prevede e argina questo fenomeno.
E poi la legge (per maschietti e femminuccie) è piuttosto chiara e a tutela della salute della donna.
Questi signori che parlano di aborto forse non hanno mai avuto piacere di lavorare in un consultorio o doversi rivolgere ad uno di questi ambulatori.Nei consultori lavorano ginecoleghe, ostetriche e psicologhe veramente professionali ed allo stesso tempo umane.Io ne ho spesso dimostrazione collaborando con loro per lavoro.La scelta viene sempre discussa a fondo con gli operatori che propongono prima di tutto ogni possibiltà alternativa all'interruzione di gravidanza ed eventuali aiuti per proseguire la gravidanza ed in futuro la coppia madre-bambino.Inoltre la pratica dell' aborto è stata sempre praticata in modo illegale ed in molti casi disumano e una legge era necessaria per tutelare delle vite.
Un rapporto del Ministero della Salute riporta anche una diminuzione della pratica dell'interruzione di gravidanza, probabilmente dovuta, oltre che alla legge, alla nutrita lista di mezzi anticoncezionali presenti in commercio, ma la responsabilità non la vendono da nessuna parte...
Alla fine la volontatà ed il pensiero femminile conta sempre poco. Basta notare che chi chiede con forza l'abolizione della 194 sono uomini ( Giuliano Ferrara!!!???) i quali utilizzano argomenti molto controversi per attirare l'ettenzione su di se a discapito, e senza tener conto, della sofferenza che certe scelte comportano.
Sono loro a mercificare la vita e le donne facendo propaganda sui media e giudicando secondo un unico criterio, il loro!

venerdì 23 maggio 2008

TAV questione ambienatle ma non solo


Ho letto diverso tempo fa Gomorra di Roberto Saviano.
Ci sarebbe da scrivere per delle settimane commentando tutta le serie di informazioni sconvolgenti che l'autore fornisce, ma nonostante non sia la cosa che del libro mi ha colpito di più, voglio commentare poche righe in cui si parla della TAV perché oltre alla questione ambientale per la quale i valligiani della Val Susa, e non solo, stanno combattendo io credo che ci si dovrebbe ribellare allo sperpero di denaro pubblico che quest'opera sta costando!!Una delle motivazioni eccola qua:“Le indagini in corso mostrano che le imprese edili legate al clan dei Casalesi si sono infiltrate nei lavori dell'alta velocità al nord, dopo averlo fatto al sud. Come dimostra un'inchiesta coordinata da giudice Franco Imposimato del luglio del 1995, le grandi imprese vincitrici dell'appalto della TAV Napoli-Roma[...]
Un'affare quello dell'alta velocità Napoli-Roma, che ha fruttato circa diecimila miliardi di vecchie lire.( alla camorra ovviamente!ndr)” R.Saviano, Gomorra, Mondadori,Milano, 2006, pag 228
Ora io non ho la più pallida idea se l'inchiesta sia andata a buon fine e l'affare TAV sia stato ripulito, ma il dubbio resta un po' come un tarlo che ogni tanto fa capolino.Ma questa TAV è tutta da boicottare!!Il nostro governo è da boicottare!Il mal costume è da boicottare! Ed allora mi domando cosa c'è di sano oggi nel nostro paese e cosa possiamo fare noi per ribellarci allo stato attuale delle cose?
Correrò il rischio di sembrare troppo sovversiva ma ci sono certi momenti in cui mi dico che forse dovrei dedicare molto più tempo a lottare contro quello che riscontro oggi nel nostro paese, anche se dovrebbe diventare un lavoro a tempo pieno!Prima o poi imploderemo e quindi la svolta arriverà obbligatoriamente, ma dobbiamo aspettare il punto di non ritorno?
Il problema è trovare i mezzi per lottare. Perché faccio finta di essere moderata.Io ad oggi non ne ho, se non la mia rabbia.
Ci sono suggerimenti??!!
Io però vi consiglio un'associazione alla quale aderire e sostenere.http://www.libera.it/ in particolare la sezione www.liberapiemonte.it/

Un po' di filosofia spicciola

Che cosa è il buon senso?Io generalizzerei dicendo che sono quella serie di ragionamenti immediati che ti portano ad una scelta consapevole che non metta in pericolo o difficoltà te stesso o qualcun altro. Ma è difficile trovarne una definizione.
Dove si impara il buon senso?Ci si nasce?E si può perdere?Buon senso è quando non metti le dita nella spina della corrente. Buon senso è attraversare la strada guardando da entrambi i lati, insomma di esempi ne verrebbero a centinaia, eppure tutti noi non sempre riusciamo ad utilizzare il nostro buon senso.
Sono arrivata a ragionare sul buon senso, e da dove nasce, perché mi sono ritrovata in una situazione tale nella quale non c'era bisogno che di buon senso!Ed ecco il mio grande quesito: può un magistrato mancare di buon senso?Questa volta non mi riferisco a grandi processi di mafia o a chissà che caso popolare, ma un orribile quotidiano dal quale siamo fortunatamente non toccati.
La rabbia e lo sdegno che si provano davanti all'impossibilità di non poter portare avanti le proprie convinzioni, basate su anni di lavoro, mi fa ribollire il sangue nelle vene.E così arrivo al racconto dell'episodio scatenante: mi presento in procura per esporre un caso di una ragazzina di 15 anni, il PM al termine del colloquio, chiede di poter sentire la ragazza e che sarà lui ad interrogarla gli chiedo, insieme alla mia collega se può essere sentita da una donna e lui ci chiede: “perché?”.D'altronde che potrebbe avere la ragazzina a parlare con un uomo sulla cinquantina ed anche un po' viscido di quello che le è successo!!!!?????Ci arriva anche lo stolto più stolto solo utilizzando quel poco di buon senso che uno ha!!Ora sapete perché mi chiedo da dove arrivi il buon senso!Buon senso politicoIl buon senso non è sempre positivo e vi rimando ad una definizione di un dizionario filosofico ( e qui mi addentro in terreni a me ostili) dove troverete una definizione critica del buon senso.