sabato 13 novembre 2010
Sapete che cosa è irritante???
lunedì 27 aprile 2009
Chi ci salverà dal presidente?!
In questi ultimi anni ho avuto la fortuna di potermi permettere qualche breve viaggio in diverse capitali europee, e nonostante le barriere linguistiche, scelgo di portarmi a casa come souvenir almeno due copie dei giornali free che ormai invadono le città.
Qualche giorno fa mi trovavo a Londra fuori dalla metropolitana distribuivano il Londonpaper, giornale free molto gossipparo piuttosto che informativo e nelle sezione "thelondonnews"trovo un fantastico articolo dedicato al nostro presidente del consiglio che ci rappresenta in tutto il mondo...
mercoledì 25 marzo 2009
BERLUSCOCRAZIA
Berluscocrazia
di Carlo Cornaglia
Nell’Italia infatuata
la democrazia è malata,
versa in gravi condizioni:
soffre il mal di Berlusconi,
malattia senza speranza.
Sta rinchiusa in una stanza,
encefalogramma piatto,
con dei medici d’accatto
che fan finta di curarla,
ma non vogliono salvarla.
Quindici anni fa iniziò
questo mal che peggiorò
lentamente d’anno in anno.
Partì piccolo malanno ma,
all’inizio trascurato,
s’è col tempo trasformato
in mortale malattia.
Han sbagliato terapia
molti medici incapaci
con rimedi inefficaci,
con placebo e palliativi
senza effetti curativi,
fra riprese molto brevi
con effimeri sollievi
e pesanti ricadute
e pian piano la salute
non c’è più, è andata via.
Muore la democrazia
Senza solidarietà,
senza scuola che, in realtà,
si è soltanto trasformata:
era pubblica, è privata…
ma col voto di condotta.
La Giustizia malridotta
grazie ad Angelino Alfano
che per conto del caimano
la va destabilizzando.
Senza quel poter nefando
ch’è in democrazia la stampa
al qual del caiman
la zampa vuole mettere il bavaglo.
Con l’ambiente a repentaglio
fra cascate di cemento
e condoni in movimento.
Con le ronde per le strade,
le brutal verdi masnade
alla caccia d’immigrati.
Con i tanti licenziati
oramai senza palanche.
Coi prefetti nelle banche,
con l’angoscia per Brunetta,
di peggior cosa ci aspetta?
Zittir Camera e Senato.
Gravemente è già malato
l’italiano Parlamento
nel qual siedono al momentoi fedeli,
non gli eletti,
un migliaio di schiavetti
scelti certo non da noi,
un costoso parco buoi
cui difetta sì il coraggio
ma non un sano foraggio.
Verdi, azzurri, rossi, neri
han votato fino a ieri?
Da domani andranno al mare,
la fatica di votare toccherà solo ai mandriani
e in un prossimo domania
altre semplificazioni,
voterà sol Berlusconi.
Gli italiani che faranno?
Come sempre: applaudiranno.
Grave assai è la malattia
quando la democrazia
lascia spazio a un dittatore:
è la libertà che muore.
(14 marzo 2009)
Tratto da Micromega
martedì 24 marzo 2009
VALORE
Valore, di Erri De Luca
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la
fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale,
l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi
non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora
poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo,
accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza
ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
giovedì 4 dicembre 2008
TORINO: APPELLO NO TAV!
http://www.notavtorino.org/
http://www.notav-valsangone.eu/
http://www.ambientevalsusa.it/-
Appello per il grande CORTEO NO TAV di Sabato 6 DICEMBRE a SUSA
"Lo stato garantirà la possibilità di riprendere i lavori dei trafori alpini per il corridoio 5 attraverso proprio l' uso della FORZA".
(Silvio BERLUSCONI)
"La TAV si fara! PUNTO E BASTA".
(Romano PRODI)
A questa dichiarazioni (distanti fra di loro un paio d'anni) e che vogliamo sperare non rappresentino che una minima parte dei Senatori e dei Deputati italiani, il movimento NO TAV risponde:
- con l'uso della PARTECIPAZIONE che sarà per l' ennesima volta numericamente straordinaria;
- con l'uso della CONOSCENZA grazie a una mole immensa di materiale letterario prodotto e a oltre 15 anni di studi e lezioni collettive;
- con l'uso della TRASVERSALITA' politica, particolarmente fastidiosa per i vari governi in carica;
- con l'uso delle GAMBE , svelte nel marciare, pedalare, scalare, > camminare e macinare km. in ogni dove;
- con l'uso della SPIRITUALITA' con la forza della preghiera, del digiuno e della coscienza;
- con l'uso della SOLIDARIETA' in difesa oltre che del proprio > giardino, soprattutto di quello del proprio vicino;
- con l'uso dell'AUTOIRONIA, della goffaggine e dell'assoluta mancanza di leaders e piani strategici;
- con l'uso della TEMPRA fisica per resistere sotto il sole a picco e attorno ai falò nelle gelide notti d'inverno. Facendo lunghi viaggi in mezza Europa per far sentire la nostra voce;
- con l'uso del SACRIFICIO altrui, di chi in tutta Italia e ben prima di noi ha subito i cantieri del TAV
- Con l'uso della VENA ARTISTICA che ha portato al movimento: pittori, scultori, poeti e musicanti. Compositori, cuochi, sarte e cantanti;
- con l'uso dell'EVIDENZA che è sotto gli occhi di tutti gli italiani con il continuo spreco di denaro pubblico per opere faraoniche sovradimensionate e mai portate a termine, puntualmente sottratto a sanità, scuola, pensioni e manutenzione delle ferrovie esistenti, aggravando sempre di più il divario fra classi sociali;
- con l'uso del RISPETTO verso la terra , l'aria , l'acqua, la salute e non ultimo il denaro pubblico;
- con l'uso della DENUNCIA nei confronti del grave rischio di infiltrazioni mafiose negli affari legati alle grandi opere;
- con l'uso della NON VIOLENZA (che non significa rassegnazione) verso chi dovesse alzare ancora una volta il manganello su ordine altrui senza nemmeno sapere il perché e per poco più di 1.000 euro al mese;
E' evidente che il popolo NO TAV ha molte più "armi" da usare.
La battaglia continua e vinceranno i migliori. PUNTO E BASTA.
Susa, 25 novembre 2008
Il Movimento NO TAV
IL MOVIMENTO NO TAV NON SI FERMA!!!
Di nuovo in strada per non F.A.R.E. il TAV
domenica 30 novembre 2008
Intrappolati nei social network!
Come quasi ogni volta mi accade scopro le cose per caso.
Questa volta si tratta di un fenomeno che ritengo banale perché parlo di Facebook.
Anch'io su invito di una mia amica mi ci sono iscritta e devo dire che oramai almeno una volta al giorno mi ci collego. Fortunatamente non ne ho sviluppato una vera e propria dipendenza ma alla fine ci sono cascata! Chiacchiero con una mia amica in Mozambico, con dei miei cugini che altrimenti vedrei una volta all'anno, faccio i test stupidi, insomma, trovo un sacco di motivazioni per giustificare la mia partecipazione a questo "social network".
Ho però capito una cosa, per quanto mi riguarda: non sono particolarmente socievole né nella mia vita di tutti i giorni né all'interno di una comunità virtuale!
Sono in perfetto equilibrio anche se l'equilibrio è una condizione perfetta?
domenica 2 novembre 2008
E CON LA PROTESTA IL CAVALIERE SCOPRI' IL MONDO REALE
E con la protesta il Cavaliere scoprì il mondo reale
Di Pino Corrias
Nel mondo fatato di Berlusconi- dove la crisi che sta travolgendo il resto del mondo non influirà sull'economia reale, dove i bambini vanno a scuola con il grembiule e gli statali varcano felici i tornelli- hanno fatto irruzione gli studenti in carne e ossa, ed è stato subito panico.Abituato a considerare l'Italia come un palinsesto televisivo e il suo governo come una riunione del cda, Berlusconi ha letteralmente perso le staffe quando gli studenti ( i loro genitori, e le maestre, e i bambini, e i bidelli, e i professori universitari )sono usciti dalle aule ed hanno scoperto di esser in tanti. L'idea che esista una vita reale al di fuori dei sondaggi, dell'auditel e degli ordini di servizio diramati ai suoi ministri sembra non aver mai sfiorato il Cavaliere, e lo sconcerto si legge nelle sue parole. Il 22 ottobre annuncia:"Convocherò il ministro degli Interni, e darò istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine" Il linguaggio è vagamente militaresco ma anche desolatamente impotente. In quel "convocherò" c'è l'illusione, che rasenta l'incoscienza, di poter trattare la realtà come un paio di vertici operativi.
Il giorno dopo, infatti, Berlusconi smentisce ( e meno male un premier che dice le bugie è sempre meglio di un picchiatore ). Ma il terzo giorno, venerdì 24, torna sull'argomento e dipinge un movimento fatto di "facinorosi che hanno il supporto dei giornali". Non c'è niente da fare: Berlusconi non riesce a concepire l'esistenza della realtà. Gli studenti gli sembrano come quel Paolini che disturbava le dirette dei Tg agitando un preservativo. Ma non è detto che questa volta basti una pedata per riprendere le trasmissioni.
Tratto da Vanity Fair n. 44 del 4 novembre 2008
venerdì 31 ottobre 2008
IF
SE
"Se saprai assistere alla distruzione di ciò per cui hai dato la vita e, chino, ricominciare con i frantumi rimasti. Se saprai forzare il tuo cuore e i tuoi tendini affinché ti servano anche se sono già sfiniti, tuo sarà il mondo e quanto esso contiene. E quel che più conta tu sarai finalmente un uomo"
R.Kipling
Chi è in grado di fare tutto questo se non una donna?
Oggi ce l'ho con gli uomini domani chissà....
CHI SONO I VERI CRIMINALI
C'è dell'incredibile nel guardare i TG o leggere i giornali.Fino a poco tempo fa l'attenzione era rivolta ai crimini perpetuati da extracomunitari, ad oggi le notizie dalle quali siamo bombardati riguardano pestaggi ai danni di immigrati. Io non sono mentalmente così fina da capire se questa manipolazione delle informazioni abbia uno scopo, ma quello che è certo è che tira una bruttissima aria...sempre di più.Io sono dell'idea che i crimini ci siano sempre stati di qualsiasi genere, ma se si guarda al passato, anche relativamente recente, ci si accorge che gli anni del terrorismo detti "anni di piombo"erano veri anni di paura e quella non era criminalità nascosta da pura ideologia? E se pensiamo alla tristemnete famosa "banda della uno bianca" composta da esponenti delle forze dell'ordine, tutti rispettabili cittadini italiani questo non ci provoca paura? Che cosa ci fa più paura? Ma soprattutto come si fa a rimanere con uno sguardo oggettivo capendo che non ce nessuna emergenza criminalità, ma che si sta solo scatenando una caccia alle streghe che porterà alla rovina.
lunedì 27 ottobre 2008
FESTA DEL 4 NOVEMBRE??????!!!!!!!!!
Allora chi sa dirmi che festa è quella del 4 novembre?
Ve lo dico io, a chi ovviamnete già non lo sapesse: e la festa delle Forze Armate.
E quest'anno cosa vuole festeggiare in particolare il nostro governo?!
LA VITTORIA dell'Italia nella prima guerra mondiale il novantesimo anniversario.
Ma si sono ammattiti?! Le guerre non sono da combattere anzichè celebrare?!
Di che cosa dobbiamo andare orgogliosi?!
La Prima Guerra mondiale è stata in assoluto, facendo le dovute proporzioni, la guerra con più perdite umane, dove l'Italia non ha neanche saputo da che parte stare facendo il volta gabbana.
Oltre alle motivazioni storiche veramente io non riesco a capire come celebrare una guerra sia utile al paese, ricordare i morti e l'assurdità della guerra ha un senso ben specifico ed onorevole, ma celebrare la vittoria è semplicemnte da fascisti e violenti e così dicendo autorizzo ogni sorta di polemica e luogo comune!
Ma chi ci trascina sempre in guerra?
venerdì 17 ottobre 2008
A Torino i Farmacisti sono spie!!!
Ricevo e pubblico
Non garantisco per la veridicità della notizia, e come al solito vorrei che non fosse vero, ma vero lo sarà! Basta repressione!!!
Il 30 settembre la giunta comunale di Torino ha cambiato il regolamento sulle armi in dotazione dei vigili urbani decidendo di dotarli di spray
irritante, manette, mazzetta segnaletica e sfollagente di gomma. I vigili
che si occupano di nomadi e di parcheggiatori abusivi avranno in dotazione
anche il tonfa. Ai rom e ai posteggiatori bisogna suonarle di più.
La fame vien mangiando e i civich non si accontentano mai.
La fantasia va al potere e i vigili hanno studiato la loro ricetta contro
la microcriminalità: i farmacisti.
Da mercoledì 1° ottobre - in 15 farmacie "pioniere" - sono entrati in
azione i signori in camice bianco: ogni settimana, facendo tesoro delle
"confidenze" dei loro clienti, redigeranno un rapporto sulla loro zona.
Nel mirino ladri e spacciatori, tossici e rom, poveri e senza casa,
mendicanti e bulli. I vigili monitoreranno a turno le varie zone sulla
base delle segnalazioni raccolte dai farmacisti.
Nulla di nuovo sotto il sole: dove non arrivano pattuglie, alpini e le
3000 telecamere "pubbliche" arriva l'orecchio discreto e gentilmente
inquisitore della spia di quartiere: nel ventennio c'erano i capo
fabbricato, oggi è il turno del dottore di farmacia.
La barbarie avanza. Nel silenzio, nell'indifferenza, nel plauso dei più.
Inutile dire delle mille piccole liti di cortile che verranno sussurrate
con sussiego e malcelata compiacenza alle orecchie del Dottore, abituato
per mestiere ad ascoltare dei mali - veri e finti - dei propri clienti.
Inutile dire che il bravo Dottore saprà "filtrare" le informazioni sulla
base di altri pettegolezzi.
La miseria quotidiana dei nostri condomini finirà sul taccuino di un
occhiuto vigile urbano. E non sarà il peggio.
Il disprezzo malcelato per l'immigrato del piano di sotto, la diffidenza
verso la ragazzina che chiede l'elemosina, il figlio del vicino che lo
sanno tutti che è tossico e ladro, il cane di quell'altro che abbaia
troppo ma nessuno lo dice a voce alta... Tutti nel taccuino del farmacista
che si farà garante di tante "civili" vendette, megafono del razzismo
montante, cassa di risonanza della paura che si tinge dei colori
dell'odio.
Difficile prevedere se una spia amica dietro il bancone delle aspirine e
delle creme antirughe farà diminuire il consumo di ansiolitici tra i tanti
paranoici che ci stanno intorno.
Un altro pezzetto di libertà che se ne va. Senza nemmeno bisogno della
polizia, perché quello che ci vien chiesto è di divenire noi stessi,
discreti, anonimi e vigliacchi delatori delle miserie che abbiamo intorno,
di quelle che noi stessi viviamo ogni giorno. Il rancore che trova un
obiettivo e un solerte dottore che lo cura facendo elenchi sul suo
taccuino.
Dal prossimo gennaio - se l'esperimento sarà riuscito - verrà esteso a
tutte le 280 farmacie di Torino. Ma qualsiasi esperimento può fallire.
Andiamo nelle farmacie dei pionieri della delazione e diciamo che chi fa
la spia non ci piace, che andremo da un'altra parte con le nostre ricette.
Per segnalare il proprio dissenso può bastare una telefonata di protesta.
Se saremo tanti forse qualcuno di questi spioni volontari cambierà idea,
forse altri saranno indotti a riflettere e si rifiuteranno. Forse questa
città non è ancora strangolata dalla paura. Forse. Dipende da noi tutti.
Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46
La sede è aperta ogni giovedì dalle 21
Info e contatti:
fai_to@inrete.it
338 6594361
domenica 28 settembre 2008
Cosa fa girare il mondo?
venerdì 12 settembre 2008
A cosa serve la bocca della Carfagna?
Certo che il titolo di questo post non mi contraddistingue per raffinatezza però questa donna proprio è priva di neuroni e forse anche di cuore...Insomma io e la Carfagna proprio non ci prendiamo (e non che io abbia l'onore di conoscerla!)
Il Comitato per i diritti civili delle prostitute contro il ddl del governo
ROMA
BASTA DIRE NO
Piazza del dissenso
12 settembre 2008 - Basta dire no
di Furio Colombo
Negli anni ’80 la signora Reagan, allora apprezzata First Lady degli Stati Uniti, ha introdotto nel lessico politico americano l’espressione, diventata subito popolarissima: “BASTA DIRE NO”.
Questa semplice e chiara sequenza di tre parole potrebbe essere slogan e bandiera di una salda opposizione. Niente più del “NO” appartiene (per parodiare D’Alema) a una “cultura di governo” perché ogni buon governo si fonda su molti inflessibili “NO” altrimenti governare sarebbe una scompagnata.
Chi ci governa, del resto, ci sta dando quotidianamente l’esempio.
Avremmo voluto salvare la scuola pubblica dalla distruzione evitando un umiliante viaggio all’indietro fra grembiulini e licenziamenti. E ci hanno detto subito NO.
Avremmo volto guardare dentro la scatola della manovra finanziaria triennale approvata in nove minuti, e l’hanno votata subito con la fiducia.
Avremmo voluto partecipare, educatamente, marginalmente, al grosso e complicato affare del federalismo fiscale, ma loro vanno di fretta, Bossi deve presentare tutto al Dio Po entro domenica 14 settembre, altrimenti i suoi fanno la secessione.
Avremmo voluto celebrare l’8 settembre il primo eroico atto di resistenza italiana contro i tedeschi occupanti. Il Capo dello Stato lo ha fatto da solo. Ma il sindaco di Roma e il Ministro della Difesa dell’Italia post fascista hanno detto NO. Uno ha celebrato il Partito Nazionale Fascista. L’altro la Repubblica di Salò.
Possibile che non si sappia, non si voglia raccogliere la lezione?
“BASTA DIRE NO” a qualunque loro progetto sulla giustizia. Perché non c’entrano gli italiani e gli interessi del Paese, ma è solo l’esito di una lunga guerra di un potente imputato e dei suoi avvocati contro i giudici. La loro riforma è comunque un atto di maxi-ricusazione dei giudici a cui non si partecipa.
“BASTA DIRE NO” alla loro legge sulle intercettazioni, cervellotica (solo tre mesi per intercettare la Mafia), ambigua (forse sarà esonerato il reato di corruzione, il più amato dagli italiani), e liberticida (pene durissime a chi informa i cittadini di reati a danno dei cittadini). Vero, ricalca in parte una bozza di legge del centro-sinistra. Opera di Mastella. Volete dire che Mastella, anche da Ceppaloni, resta l’anima (il “chip”, si direbbe nell’informatica) del nuovo Pd?
“BASTA DIRE NO” alle bugie di Frattini che ci nasconde cose accadute (e gravi, come i colloqui Putin e Gheddafi) e ci racconta cose inventate. (Non c’è traccia nella stampa del mondo della “mediazione” Berlusconi-Putin che avrebbe posto fine alla guerra).
“BASTA DIRE NO” alle Commissioni “Attali” di Alemanno che, persino se il sindaco non fosse fascista, servono solo alla gloria di Alemanno.
“BASTA DIRE NO” al fascismo esemplare del Ministro La Russa che, in un giorno sacro alla Resistenza e mentre il Vice Presidente degli Stati Uniti è ospite dell’Italia, esalta i brigatisti di Salò “Per avere combattuto contro gli anglo- americani” dunque contro i liberatori dell’Italia occupata e distrutta da nazisti e fascisti. Dunque difensori di Auschwitz.
“BASTA DIRE NO” con assiduità, continuità, persuasione, orgoglio.Gli elettori se ne accorgeranno
Tratto da Micromega del 12 settembre 2008
domenica 29 giugno 2008
Rage against the machine
venerdì 20 giugno 2008
Un brutt'applauso
Dei tre minuti di silenzio osservati dai cinesi per le vittime del terremoto colpiva soprattutto una cosa: il silenzio. Nelle immagini televisive nulla sembrava poter distogliere dal loro rigore quei corpi immobili e quelle labbra serrate. Un miliardo e trecentomila persone capaci di tenere la bocca chiusa e le mani ferme per tre minuti (il totale fa 7415 anni di silenzio: praticamente un´era glaciale). Il confronto con i funerali della ragazza di Niscemi assassinata dai coetanei non avrebbe potuto essere più deprimente. Applausi scroscianti alla bara, persino durante l´esecuzione del «Silenzio» da parte di un trombettiere.
L´applauso in chiesa o durante le commemorazioni negli stadi è un segnale drammatico di decadenza, tanto più perché pochi sembrano darvi peso. E´ figlio della maleducazione televisiva ed esprime l´ansia di riempire un vuoto. Nelle civiltà in declino ha perso il significato originario di approvazione ed è diventato il modo di comunicare agli altri la propria esistenza. Si applaudono i morti per sentirsi vivi, senza esserlo davvero: solo dei morti viventi, infatti, possono avere tanta paura del silenzio, che li costringe a sintonizzarsi con la parte più profonda di se stessi. Ma il ribaltamento degli impulsi naturali ha trasformato il silenzio in un segnale di freddezza e l´applauso in una forma di partecipazione. I cinesi cominceranno a perdere colpi il giorno in cui scopriranno che muovere le mani e la bocca è un ottimo sistema per mettere a tacere il cuore".
Massimo Gramellini, Un brutt'applauso La stampa 21 maggio 2008
domenica 8 giugno 2008
Governati da uomini medioevali!
Che cosa è l'interruzione di gravidanza?E' una scelta.
venerdì 23 maggio 2008
TAV questione ambienatle ma non solo
Ci sarebbe da scrivere per delle settimane commentando tutta le serie di informazioni sconvolgenti che l'autore fornisce, ma nonostante non sia la cosa che del libro mi ha colpito di più, voglio commentare poche righe in cui si parla della TAV perché oltre alla questione ambientale per la quale i valligiani della Val Susa, e non solo, stanno combattendo io credo che ci si dovrebbe ribellare allo sperpero di denaro pubblico che quest'opera sta costando!!Una delle motivazioni eccola qua:“Le indagini in corso mostrano che le imprese edili legate al clan dei Casalesi si sono infiltrate nei lavori dell'alta velocità al nord, dopo averlo fatto al sud. Come dimostra un'inchiesta coordinata da giudice Franco Imposimato del luglio del 1995, le grandi imprese vincitrici dell'appalto della TAV Napoli-Roma[...]
Un'affare quello dell'alta velocità Napoli-Roma, che ha fruttato circa diecimila miliardi di vecchie lire.( alla camorra ovviamente!ndr)” R.Saviano, Gomorra, Mondadori,Milano, 2006, pag 228
Ora io non ho la più pallida idea se l'inchiesta sia andata a buon fine e l'affare TAV sia stato ripulito, ma il dubbio resta un po' come un tarlo che ogni tanto fa capolino.Ma questa TAV è tutta da boicottare!!Il nostro governo è da boicottare!Il mal costume è da boicottare! Ed allora mi domando cosa c'è di sano oggi nel nostro paese e cosa possiamo fare noi per ribellarci allo stato attuale delle cose?
Correrò il rischio di sembrare troppo sovversiva ma ci sono certi momenti in cui mi dico che forse dovrei dedicare molto più tempo a lottare contro quello che riscontro oggi nel nostro paese, anche se dovrebbe diventare un lavoro a tempo pieno!Prima o poi imploderemo e quindi la svolta arriverà obbligatoriamente, ma dobbiamo aspettare il punto di non ritorno?
Il problema è trovare i mezzi per lottare. Perché faccio finta di essere moderata.Io ad oggi non ne ho, se non la mia rabbia.
Ci sono suggerimenti??!!
Io però vi consiglio un'associazione alla quale aderire e sostenere.http://www.libera.it/ in particolare la sezione www.liberapiemonte.it/