domenica 29 giugno 2008
Rage against the machine
Vacanze
Martedì 1 partirò in ferie e per 15 giorni mi prederò una pausa da tutto e tutti (governo compreso!).Andrò al mare, mangerò, berrò e dormirò. Mi prenderò una pausa dal grigiore, dalla sonnolenza nella quale qualque volta sprofondo.
Avrò voglia di vedere posti nuovi e di parlare con persone diverse da me. Insomma oltre a riposarmi farò un mio fioretto personale cercando di essere più socievole.
Torno presto però...
Chi si è messo veramente al sicuro?
Lodo Schifani bis: legge sull'immunità per le più alte cariche dello Stato e tra le alte cariche dello stato indovinate, ovviamente chi è incluso?
SICURI?!
martedì 24 giugno 2008
Ritorno al nucleare
Ritorno all'argomento energia nucleare perché ho letto un articolo, di cui riporto alcune parti, in cui si danno alcune risposte rispetto alla questione nucleare e soprattutto sulla sua reale utilità.
Il nucleare di "nuova generazione" è davvero sicuro?
NO Il nucleare disponibile oggi è ancora quello dell'attuale generazione di reattori , la stessa nata dall'esperienza di E. Fermi nel 1942: una tecnologia che ha la stessa età dei transistors, ormai abbandonati da tempo. La "la nuova generazione IV" sarà pronta fra una ventina d'anni.
E' vero che il nucleare non inquina?
SI Il funzionamento di un reattore non comporta né ossidi né zolfo né anidride carbonica.In questo senso non incrementa il surriscaldamento dell'atmosfera terrestre.
Il nucleare può risolvere l'emergenza energetica?
NO Per costruire una centrale nucleare occorrono dagli 8 ai 10 anni: in un momento in cui l'emergenza energetica ha ritmi semestrali, questo contributo arriva in ritardo.
Il nucleare costa meno di altre fonti di energia?
SI Attualmente il kWh nucleare costa in effetti leggermente meno degli altri:fra i 3 e i 4 eurocents, contro i 5 del carbone e i 6,5 del gas. Il problema sono però i costi sociali ed ambientali, che non sono tutt'oggi noti perché la verifica del costo effettivo avverrà solo quando le scorie e le strutture della prima centrale saranno ormai inoffensive, cioè fra qualche decina di migliaia di anni.
E' molto complicato costruire una centrale nucleare?
SI L'installazione di una centrale è operazione industriale costosa: attorni ai 3 miliardi di euro. Infatti, il nucleare esiste solamente dove le economie potevano permettersi l'investimento ( Stati Uniti e Giappone posseggono, da soli, quasi la metà dei reattori oggi in funzione), o dove era forte la mano statale ( Francia e paesi dell'ex blocco sovietico)
Il nucleare è molto diffuso nel modo?
NO Esistono solo 440 reattori al mondo, più 7 in via di realizzazione e una trentina in progetto.Attualmente, il nucleare copre solo il 6.5% dell'intero fabbisogno di energia primaria.
L'Uranio è inesauribile?
NO Il nucleare è una fonte non rinnovabile, destinata quindi ad esaurirsi come gli idrocarburi.Al mondo rimangono circa 5 miliardi di tonnellate di uranio : al ritmo attuale di consumo ( che incrementerebbe con la costruzione di nuovi rettori ), si parla di un'autonomia di altri 30-40 anni.
Il problema delle scorie radioattive è risolvibile?
NO Le scorie radioattive sono relativamente scarse, ma restano pericolose per decine di migliaia di anni. E' possibile abbassare la potenzialità attraverso costosi e lunghi trattamenti, che però non le rendono mai inoffensive.
Esiste un sito per lo stoccaggio definitivo delle scorie radioattive
NO Non esiste ancora al mondo nemmeno un sito "geologico" di stoccaggio delle scorie radioattive: né il sito statunitense di Yucca Mountain né quello finlandese di Olikiluoto sono ancora considerati definitivi. Sembra difficile costruire nuove centrali se non si sa ancora dove mettere il residuo di quelle vecchie.
Ci sono siti italiani adatti a ospitare centrali nucleari e scorie?
NO, o almeno, nessuno lo sa. Sarebbe interessante conoscerli in anticipo per validarne la scelta da un punto di vista geologico e logistico, in modo da poter avvertire per tempo amministratori e cittadini, dando loro modo di dire ciò che ne pensano.
Tratto da Vanity Fair del 18.06.2008 di Mario Tozzi
venerdì 20 giugno 2008
Un brutt'applauso
Dei tre minuti di silenzio osservati dai cinesi per le vittime del terremoto colpiva soprattutto una cosa: il silenzio. Nelle immagini televisive nulla sembrava poter distogliere dal loro rigore quei corpi immobili e quelle labbra serrate. Un miliardo e trecentomila persone capaci di tenere la bocca chiusa e le mani ferme per tre minuti (il totale fa 7415 anni di silenzio: praticamente un´era glaciale). Il confronto con i funerali della ragazza di Niscemi assassinata dai coetanei non avrebbe potuto essere più deprimente. Applausi scroscianti alla bara, persino durante l´esecuzione del «Silenzio» da parte di un trombettiere.
L´applauso in chiesa o durante le commemorazioni negli stadi è un segnale drammatico di decadenza, tanto più perché pochi sembrano darvi peso. E´ figlio della maleducazione televisiva ed esprime l´ansia di riempire un vuoto. Nelle civiltà in declino ha perso il significato originario di approvazione ed è diventato il modo di comunicare agli altri la propria esistenza. Si applaudono i morti per sentirsi vivi, senza esserlo davvero: solo dei morti viventi, infatti, possono avere tanta paura del silenzio, che li costringe a sintonizzarsi con la parte più profonda di se stessi. Ma il ribaltamento degli impulsi naturali ha trasformato il silenzio in un segnale di freddezza e l´applauso in una forma di partecipazione. I cinesi cominceranno a perdere colpi il giorno in cui scopriranno che muovere le mani e la bocca è un ottimo sistema per mettere a tacere il cuore".
Massimo Gramellini, Un brutt'applauso La stampa 21 maggio 2008
I tre capelli d'oro del diavolo
Oggi narro una favola trovata quasi dieci anni fa e conservata perché bella, divertente e come ogni fiaba che si rispetti, sempre adatta al tempo in cui la si legge.
Il bebè Fortunavrò nacque con la camicia e per questo si diceva che avrebbe sposato la figlia del re.Il sovrano, opponendosi al destino, lo fece buttare nel fiume ma la scatola che lo conteneva galleggiò fino ai piedi di un mugnaio che lo salvò e gli diede una casa.
Divenuto grande, Fortunavrò incontrò il re che, temendo il suo nome, gli disse: " Ti affido una missiva da consegnare alla regina"; in quella lettera c'era l'ordine di ucciderlo, la sua vita aveva le ore contate. E conta che ti ri-conta, il giovane si perse nella foresta e fu catturato dai briganti.I farabutti lo avrebbero accoppato se il suo nome non li avesse divertiti. Gli presero la lettera, piansero per lui e gliene resero un'altra che portava l0ordine di dargli in sposa la principessa.Giunto alla reggia si celebrarono le nozze e quando il re tornò gli prese un colpo. "Vattene, e non tornare senza i tre capelli d'oro del diavolo", gli urlò furioso e lo cacciò, sicuro di non rivederlo mai più.
Fortunavrò partì e vagando qua e là raggiunse il fiume sulla cui sponda opposta divampavano le fiamme dell'Inferno.
"Che devo fare per cambiare mestiere?", gli chiese il traghettatore Carolonte che non ne poteva più di quel calore." Ti farò sapere", gli rispose il giovane e, ringraziandolo per il passaggio si addentrò negl'inferi.
Capitando lì in quel modo, Fortunavrò si offrì di spulciare il diavolo e questi, pensando che dopo il servizio se lo sarebbe mangiato, acconsentì.
Una pulce dopo l'altra il satanasso si addormentò; il ragazzo gli strappò i tre capelli d'oro e con essi saltò fuori al risposta che cercava.Il diavolo fece per divorarlo ma Fortunavrò gli urlò:"Tu non esisti" e Satana svanì."al prossimo che verrà, da' in mano il remo a vattene!" disse poi al barcaiolo, quando fu al sicuro sulla sponda dei vivi e, tornato dal suocero, raccontò che al di là del fiume, il Dio Denaro dispensava ricchezze a chi se le andava a prendere. Il re corse laggiù, chiese d'essere traghettatto e Caloronte gli affibbiò la sua condanna.
Lui è sempre lì che rema, l'altro ora fa il gelataio.
Favole in pillole di Linda Corelli .Tratto da Specchio n175 28 maggio 1999 La stampa
domenica 8 giugno 2008
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Governati da uomini medioevali!
Che cosa è l'interruzione di gravidanza?E' una scelta.